MARTEDì 15 GIUGNO 2010
Ci prendono per il culo
Ormai è assodato, in Italia tutti ci prendono per il culo.
Se molti si domandano il motivo per cui in Italia c’è grossa crisi basta uscire di casa un giorno qualsiasi e trovare molte situazioni che denotano la quasi totale voglia dell’italiano medio di non fare un cazzo ma di guadagnare soldi non facendo un cazzo.
Tralasciamo fatti noti come le case all’Aquila che già sono messe come case di 10-20 anni nonostante siano di appena pochi mesi, alla faccia delle case costruite bene.
Parliamo di un esempio più alla portata di tutti, una cosa banale, ma che ci illustra come l’italiano medio meriti la crisi e la povertà.
Sabato mattina, esco presto di casa per andare alla Asl vicino casa mia per fare le analisi del sangue. Pago un lauto parcheggio di un’ora, sperando che un’ora mi basti, entro nella Asl e subito qualcosa mi colpisce, qualcosa di anomalo, il deserto.
In genere a quell’ora, le 8:20 di Sabato, c’è la ressa tipo al mercato nell’ora di punta.
Un po’ sbigottito vado verso la numeriera e i numeri non ci sono, nel frattempo scorgo le dottoresse addette ai prelievi che ammonivano due signore che “la cosa” per cui erano venute non si poteva fare (le due signore le conoscevo ed era la più anziana, ultraottantenne, a dover fare “la cosa”).
Le dottoresse mi scorgono che dubbioso osservo la numeriera chiusa e mi dicono: “E lei cosa fa qui?”
Sai, uno con un’impegnativa in mano dentro la Asl nell’ora dei prelievi sta lì perché gli capita di starci.
“Beh, dovrei fare le analisi”.
“Ma non lo sa che ora il Sabato si fanno solo su prenotazione?”
Ma porcaputt “Come scusi? E da quando?”
“Eh, saranno due mesi, abbiamo messo il comunicato!”
Lo ha detto come se l’Asl fosse il mio condominio dove passo tutti i giorni davanti alla bacheca.
Mi giro verso lo sportello accettazioni, non c’è nessuno.
“Mi scusi, ma come faccio per prendere appuntamento?”
“Beh, deve venire in mezzo alla settimana…”
Vi espongo in breve la situazione: devo fare le analisi, data l’impegnativa devo prima pagare per la prestazione, allo sportello, e poi effettuare le analisi. Quindi… se io devo “prenotare” ciò implica che volendo venire il Sabato a fare le analisi su prenotazione, contando che gli sportelli sono chiusi il Sabato in quanto non servono se già sei prenotato, devo per forza pagare e prenotare in mezzo alla settimana. Di conseguenza io per prenotare devo pagare, ma per pagare devo fare una fila di 30-40 minuti, in genere la tempistica è 40 minuti per pagare, 10 minuti a pagamento avvenuto per il prelievo. Ne conviene quindi che se io, che vado di Sabato perché ho difficoltà gli altri giorni perché lavoro, devo per forza andarci dal Lunedì al Venerdì, una volta pagato visto che ormai ci sono faccio il servizio completo invece di prenotare, non trovate?
Unica alternativa è mandare un povero disgraziato a pagare e prenotare al posto tuo, ma questa è una cosa proprio da caso molto eccezionale, fai prima ad andare in un’altra Asl. Ma a questo punto la domanda fondamentale è: le due dottoresse che ho incontrato, cosa cazzo ci stanno a fare lì alla Asl? Cioè, c’erano solo loro, le due signore che conosco, a cui peraltro non volevano effettuare il servizio qualsiasi cosa esso fosse, e la numeriera, stavano lì a braccia conserte, a non fare un cazzo.
Cioè, due persone che vengono pagate per non fare un cazzo, in Giappone l’essere messo a non fare un cazzo ed essere pagato è la peggiore umiliazione che si possa infliggere ad un uomo, in Italia è una meta, essere pagato per non fare un cazzo.
Io sto pagando parte delle mie tasse per due donne laureate sedute su due sgabelli dalle 8:00 alle 11:00 di Sabato che non fanno assolutamente un cazzo, se mi fosse dato di scegliere preferirei pagare per due belle gnocche nude a braccia conserte al centro della piazza, non faranno un cazzo neanche loro ma almeno rallegrano la giornata dei passanti.
Non vi sentite presi per il culo? Non notate sempre più spesso giri e giri di regole e cavolate che si inventano enti pubblici e non per cercare di non fare un cazzo ma essere pagati lo stesso?
Io spero un giorno di avere l’occasione di andarmene da questo paese marcio fino alle radici e portar via con me le persone care che non meritano di vivere ancora in un posto senza speranza.
Spero che l’Italia sprofondi nella merda che sta accumulando sotto il suo culo e che nulla rimanga, spero che dopo venga qualche nuovo popolo straniero e prenda quello che è rimasto di buono in questo paese e ne faccia una nuova nazione, perché noi italiani medi siamo solo stati in grado di riempire l’Italia di ditate.
Saluti. Pubblicato da Debiru (17:44) Commenti 0
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